ciao a tutti...navigando in internet è molto facile battersi in articoli di vita quotidiana...e ogni volta che mi trovo tra le mani un articolo di disabili e sport non riesco a non leggerlo...mi da una gioa immensa sapwere che anche loro possono fare quello che facciamo noi...e anche se non lo fanno come noi, non vuol dire che sono meno bravi no altro...ma semplicemnte usiamo mezzi e forze diverse per agire...
vorrei prorporlo anche a voi, sperando che catturi la vostra attenzione e se volete lasciate i vostri commenti...o se avete altre storie da raccopntare, mi piacerebbe condividerle...
"...Sono un paraplegico invalido del lavoro dal 1964. Nel 1965, a causa di un grave infortunio sul lavoro, fui ricoverato al Centro Paraplegici INAIL di Ostia dove, allora, si faceva una buona riabilitazione e, sulla base del modello inglese, i paraplegici praticavano anche lo sport – terapia. Gli invalidi seguivano queste attività, tutte presentate da personale qualificato, sia per riabilitare la muscolatura residua, sia per migliorare la propria conoscenza della carrozzina, cioè muoversi, salire e scendere, entrare ed uscire dalla macchina, fare uno scalino o come giocare a pallacanestro. I più bravi venivano invogliati in qualche modo a praticare lo spot in modo agonistico. Ritengo che lo sport sia uno strumento utilissimo per incentivare nei disabili la voglia di continuare a lottare e vivere e la convinzione che si può a costruire la propria vita anche stando seduti su una carrozzina. Lo sport, inoltre, aiuta a creare il necessario equilibrio psichico utile per affrontare la vita e le numerose difficoltà che si presentano quali, per esempio, il ritorno al lavoro con mansioni diverse da quelle di prima, il matrimonio e la creazione di una famiglia. Infine, lo sport aiuta a trovare la sicurezza e la tenacia, necessarie per farsi strada e conquistare la stima e la fiducia degli altri..."
Uber Sala – Tecnico tiro con l’arco ASCIP- Ostia (RM)
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